Quali errori non dovresti commettere quando effettui invii massive, newsletters o DEM?
L’email marketing è probabilmente una delle strategie di digital marketing più utilizzate. Sen ben ottimizzato e sviluppato questo strumento porta ottimi risultati, eppure purtroppo si commettono spesso errori che portano gli utenti a non considerare le nostre email o addirittura a disicriversi.
Vediamo, quindi, una lista di errori comuni e qualche dritta per ottenere il massimo dagli strumenti di conversione.
1. Linguaggio, punteggiatura, parole tipiche di un messaggio spam
Uno degli errori più comuni è quello di utilizzare un linguaggio o delle frasi che possano andare dritte nella casella spam. Ad esempio anche l’utilizzo improprio di punti esclamativi o lettere maiuscole potrebbero far sentire minacciato l’utente anziché fidelizzarlo.
2. Email non leggibili da mobile
Molto spesso capita di leggere email non comprensibili da mobile. Basti pensare che il 46% delle aperture delle email avviene tramite smartphone.
3. Acquistare un database di contatti
Certo è molto facile, ma a lungo andare è uno strumento che penalizza e non conforme al GDPR. Tra gli altri problemi:
- nella lista potrebbero esserci utenti non in target
- è un approccio da vendita e alla gente non piace che gli si venda qualcosa
- backlist e danni alla reputazione
4. Inserire nell’oggetto frasi non consone
L’oggetto di una mail è il biglietto da visita, che porta l’utente già a fare una prima scrematura e a capire se ignorare una mail o aprirla effettivamente. E’ importante cercare di essere interessante, di stimolare l’apertura della mail. Per questo è meglio evitare sempre oggetti con toni da venditore aggressivo o frasi troppo lunghe che vengono inevitabilmente troncate.
5. Rinviare
Quando un utente non apre o ignora la tue email dopo una o due volte significa che non è interessato, e rinviargli nuovamente dei solleciti non farà altro che infastidirlo.
6. Inserire il link di disiscrizione troppo piccolo
Il link per disicriversi ad una newsletter o una mail deve essere ben visibile. Gli utenti non devono essere tenuti in “ostaggio”, ma devono essere lasciati liberi di scegliere. Per questo anche non inserire la stessa disiscrizione è un grave errore, poiché l’utente in questione potrebbe segnalare la tua email in spam, e questo potrebbe causare diversi problemi.
7. Inviare troppe o poche email
Come abbiamo detto prima inviare troppe email anche ad utenti interessati è un errore da non commettere. L’utente potrebbe sentirsi soffocato ed irritato. Anche inviarne troppe poche però non è la giusta strada da seguire.
Fare email marketing vuol dire trovare un giusto compromesso: essere presenti ma non pressanti.
8. Fare di tutta l’erba un fascio
Se i pubblici sono differenti, è importante segmentarli. Invia un’email ad hoc per ogni segmento di pubblico. In questo caso ognuno avrà un contenuto diverso in base ai propri interessi ed esigenze.
9. Non fare test
Non fare invii massivi solo per fare una prova. Una volta inviate le mail non è più possibile correggerle in caso di errori.
10. Non essere attenti ai dettagli
Quando si invia una mail di posta elettronica, essa è la rappresentazione del tuo brand e della tua azienda. E’ importante non trascurare ogni minimo particolare: dai colori, al testo, all’intestazione, la grafica ecc. Tutto deve essere curato.