Google, la società madre di Alphabet, ha annunciato l’arrivo di Bard, un chatbot basato su intelligenza artificiale, che sfiderà il software sviluppato da OpenAI. Il CEO Sundar Pichai ha dichiarato che Bard sarà disponibile al pubblico nelle prossime settimane, dopo essere stato testato da alcuni tester fidati.
Introduzione: Google presenta Bard, la nuova intelligenza artificiale
Alphabet, la società madre di Google, ha annunciato l’arrivo di Bard, un chatbot basato su intelligenza artificiale che sarà disponibile al pubblico nelle prossime settimane. Questo chatbot sfiderà il famoso software di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, ChatGPT.
Bard: la nuova intelligenza artificiale di Google
Bard è un chatbot che “attinge alle informazioni dal web per fornire risposte fresche e di alta qualità”, ha spiegato Sundar Pichai, CEO di Alphabet. Questo software è stato progettato per aiutare le persone a trovare risposte a domande complesse e a fornire informazioni dettagliate su una vasta gamma di argomenti, come scoperte scientifiche, sport, arte e molto altro.
Funzionamento di Bard: basato su Lamda
Il funzionamento di Bard si basa su Lamda (Language model for dialogue applications), un avanzato modello linguistico sviluppato da Blake Lemoine, ex ingegnere informatico di Google. Lemoine ha definito Lamda “senziente”, prima di essere messo in congedo amministrativo dall’azienda.
Google, La Scelta Ideale per Risposte Rapide e Approfondite
Il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, ha sottolineato che le persone spesso si rivolgono a Google per risposte rapide e concrete, come ad esempio “quanti tasti ha un pianoforte?”. Tuttavia, sempre più utenti si rivolgono a Google per conoscenze e comprensione più approfondite, come ad esempio “è più facile imparare a suonare il pianoforte o la chitarra, e di quanto esercizio hanno bisogno?” Con l’arrivo di Bard, Google sarà in grado di fornire ancora più informazioni e comprensione in risposta alle domande degli utenti.
Intelligenza artificiale e etica: il dibattito su Bard
L’annuncio di Google ha riaperto il dibattito sull’etica dell’intelligenza artificiale e sull’opportunità che simili tecnologie adottino un grado tale di antropomorfizzazione da far sorgere dubbi sulla loro parentela con gli esseri umani. Nel mese di gennaio, il Dipartimento dell’Istruzione di New York ha limitato l’accesso a ChatGPT sulle reti e sui dispositivi delle scuole pubbliche della città a causa degli “effetti negativi sull’apprendimento degli studenti e le preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l’affidabilità dei contenuti”.
Conclusione: Google e l’intelligenza artificiale
Google sta investendo sempre di più nell’intelligenza artificiale e, con l’arrivo di Bard, sfida il concorrente OpenAI e il suo famoso software ChatGPT.
È ancora presto per dire se Bard avrà successo nella sua sfida a ChatGPT. Tuttavia, l’annuncio di Alphabet rappresenta una dimostrazione del continuo interesse della tecnologia per l’intelligenza artificiale e i chatbot.
In un futuro non troppo lontano, potremmo vedere una proliferazione di queste tecnologie, tutte impegnate in una gara per offrire le risposte più accurate e pertinenti. In questo contesto, diventa sempre più importante che i produttori di tecnologia lavorino insieme per garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo responsabile e etico.
La presentazione di Bard è solo l’ultima mossa in una partita in continua evoluzione, e solo il tempo ci dirà quale sarà il suo effetto sull’industria dell’intelligenza artificiale e sui consumatori. Ma una cosa è certa: l’avvento di Bard segna l’inizio di una nuova era nella storia dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale.