La IoT (Internet of Things) significa mettere intelligenza nelle cose. Sta diventando sempre più evidente che non esiste business che non possa trarre vantaggio dalle tecnologie più smart.
Quando si tratta di innovazione, l'”Internet delle Cose” è uno dei termini più popolari. Qualsiasi oggetto può diventare connesso e comunicante, usando un insieme di tecnologie: l’identificazione univoca, la tecnologia wireless e un nuovo tipo di intelligenza software.
Il motivo reale del nome è il fatto che è il Web la piattaforma da cui si accede, permettendo lo scambio dei dati e, dunque, delle informazioni tra un oggetto smart e un sistema di gestione smart.
In realtà, il concetto fondamentale della IOT non è legato all’intelligenza delle cose quanto, piuttosto, all’intelligenza dei servizi, associati al potenziale di Internet e a un modello di sviluppo grazie al quale è possibile integrare praticamente a qualsiasi cosa una piccola componente tecnologica dotata di una capacità elaborativa tale da trasformare qualsiasi oggetto in un dispositivo comunicante senza usare cavi. È così che l’oggetto diventa smart, sfruttando l’innovazione digitale associata all’evoluzione mobile, al cloud, ma anche a nuove logiche collaborative che inaugurano un CRM di nuova generazione a livello di tutta la filiera.
Come premesso, infatti, la Internet of Things non è una tecnologia ma un insieme di tecnologie. Un oggetto diventa intelligente quando è dotato di un tag RFID, ovvero un chip che, grazie a una piccola antenna e a un po’ di memoria costruita nel silicio, viene letto da un dispositivo (fisso o mobile) mentre le informazioni gestite vengono elaborate da un software (middleware) che può essere integrato a qualsiasi sistema gestionale (ERP inclusi). Dietro tutta un’infrastruttura di connessioni costituita da sistemi di comunicazione caratterizzati da protocolli diversi a seconda del tipo di servizio attivato.
Perché la Internet of Things aiuta il business
Perché investire nelle soluzioni IOT? Semplice: perché conviene. L’intelligenza computazionale, unitamente a un uso delle tecnologie ultima generazione e a una Internet sempre più capace, ubiqua e pervasiva, oggi abilitano un ventaglio di nuovi servizi, a portata di mano e a portata di azienda.
Integrare le informazioni secondo un concetto di filiera, significa accelerare i processi legati al Big Data Management e potenziare l’uso di quelle analitiche di cui ogni Line of Business (LOB) ha così tanto bisogno per prendere in fretta decisioni strategiche a supporto del business. Gli smart data arrivano dai sistemi intelligenti ma anche e soprattutto, dagli oggetti intelligenti (smart object).
Secondo McKinsey Global Institute report, The Internet of Things: Mapping the value beyond the hype, se i governi e le imprese riusciranno a cogliere il valore della IOT, collegando il mondo fisico e digitale attraverso una sensoristica avanzata e nuove piattaforme integrate, entro il 2025 si potrebbe arrivare a generare un valore economico pari a 11 trilioni di dollari l’anno.
Ad oggi qual è lo stato di avanzamento? Molto più ampio di quanto si immagini. C’è chi usa la IOT per taggare i faldoni di un archivio e non perdere più tempo a cercare le cose o a fare inventari, c’è chi invece usa la IOT per velocizzare la logistica oppure chi la usa per tracciare i vestiti e contrastare la contraffazione, il mercato nero e il mercato grigio così come è IOT l’azienda agricola che ha deciso di portare una nuova intelligenza nei suoi allevamenti, dal maialino al salamino.
È IOT il telepass che risolve il pagamento ai caselli evitando la fila così come è IOT lo skypass che permette agli sciatori di accedere velocemente alle piste. In molti ospedali la IOT serve a tracciare le sacche del sangue o a gestire le criobanche (lo fa l’Istituto Tumori di Milano, ad esempio).
Nell’automotive la IOT è iniziata con la chiave che apre le porte dei veicoli e oggi è una chiave per moltissimi servizi a valore aggiunto. È IOT lo smartphone NFC che abilita transazioni ma anche interazioni con oggetti che si raccontano nei musei così come nei parchi divertimento o nei negozi più evoluti, che trasformano la tecnologia in una call to action per generare eventi e comunicazioni speciali e one to one.
Il mercato dell’IoT è in piena espansione, cresce l’interesse e si sviluppano nuovi scenari. In questo contesto grandi player e startup, insieme, possono dar vita a nuovi progetti in grado di accrescere la competitività di imprese e migliorare i servizi ai cittadini.